20090812

il compagno walter non mentiva.

13 agosto 1961...

mi svegliò il rumore di sirene qualche minuto dopo l'alba.
l'aria era già polverosa e dalle persiane della finestra filtrava la prima luce del giorno.
sentì subito l'arsura prendermi la gola rendendola secca, quasi non riuscivo a deglutire, così non mi restò che alzarmi e recarmi in cucina.
passai davanti alla stanza di jusupov. il letto era ancora in ordine.
forse era ancora a far bisbocce nella zona est. non mi interessai della cosa, l'importante era essere in regola con l'affitto.
afferrai la bottiglia d'acqua e stappai il tappo. mi affacciai alla finestra della cucina e notai un formicolio di gente ad un isolato dal nostro edificio.
erano soldati e qualche civile. i soldati avevano i mitra spianati e un'aria guardinga e nervosa; i civili indossavano dei guanti molto spessi e stavano sistemando del filo spinato.
buttai giù una sorsata d'acqua. era ghiacciata. la sentì penetrare l'esofago e risvegliare la nausea della sbronza.

non mi ero mai interessato di politica, eppure il compagno walter, circa un mese prima, giurò solennemente che nessun muro sarebbe stato innalzato.
un muro no, per ora -evidentemente- il filo spinato poteve andare bene.

chissà, fu il mio ultimo pensiero prima di rimettermi a letto, forse non avrei più rivisto jusupov.
in tal caso la sua libreria (e relativi libri) sarebbe divenuta mia proprietà.
______
scritto da gavrilo un giorno qualsiasi di un anno venuto dopo.